Ats Insubria vs Regione Lombardia? Iniziato lo scaricabarile
“Ho letto con grande stupore le dichiarazioni del direttore dell’Ats Insubria che sono assolutamente sorprendenti” commenta il consigliere regionale del PD Samuele Astuti in merito all’intervista rilasciata al direttore Matteo Inzaghi di Rete 55 dal direttore Luca Maria Gutierrez. “Dalle sue parole si scoprono aspetti di rilievo. Per prima cosa una sua presa di distanza dall’operato dell’amministrazione regionale rispetto al tema delle RSA. Come lo stesso Gutierrez afferma la scelta di collocare i pazienti Covid nelle strutture per anziani è giudicata dallo stesso direttore, cito le sue parole, ‘come potenzialmente rischiosa’. Mi domando se Gutierrez, avendo giudicato questa scelta come inopportuna, si sia assunto la responsabilità di comunicarlo a Regione Lombardia che, come ripete sempre il Presidente Fontana, si sta basando sulla competenza del personale tecnico e delle sue ATS. Delle due l’una: o la Regione non ha sentito le ATS o le ATS non hanno espresso fino in fondo le loro perplessità, cosa che forse avrebbe potuto risparmiare le vite di molti dei nostri anziani. Non vorrei fosse già iniziato lo scaricabarile tra Regione e ATS sulle scelte legate alle RSA”.
Il consigliere regionale, inoltre, fa una riflessione sulla somministrazione dei test al personale sanitario: “Dall’intervista di Gutierrez si apprende che dopo 50 giorni di attesa l’ATS decide di attivarsi, purtroppo a scoppio ritardato, sul tema dei tamponi. La tensostruttura di cui parla Gutierrez dedicata alla tamponatura del personale sanitario nella zona di Malpensa è assolutamente tardiva e ci si domanda per quale motivo si siano mossi solo ora mentre sappiamo bene che in altre Regioni, come Emilia-Romagna e Veneto, questa operazione è già partita da tempo. Non dimentichiamo,, inoltre un dato assolutamente in controtendenza rispetto alle altre province: Varese e Como sono gli unici territori in Lombardia che, ancora fino a due settimane fa, hanno visto una crescita del tasso di mortalità dovuta a Covid, mentre le altre province, anche le più colpite come Bergamo, Brescia, Cremona e Lodi, scendevano nel numero dei decessi. Perché questo è avvenuto? Non dico questo a cuor leggero, ma con la piena consapevolezza che stiamo affrontando un tema delicatissimo, perché parliamo di famiglie che hanno perso i propri cari nella più completa solitudine. Queste considerazioni sono assolutamente necessarie e finalizzate a individuare le aree nella filiera decisionale che non stanno funzionando, per poter intervenire rapidamente e cambiare la rotta. Personalmente, avevo espresso attraverso una lettera la mia disponibilità ad aiutare ATS ad organizzare la strategia sul territorio come avvenuto in altre province, come per esempio Mantova dove si è addirittura costituita una cabina di regia apposita. A Varese e Como questo non è avvenuto e alla mia lettera nessuno ha mai dato risposta”. Il consigliere Astuti, inoltre, aggiunge che “siamo fuori tempo massimo anche nell’attivazione delle USCA, secondo la delibera regionale nella nostra provincia di Varese dovrebbero essere in base alla popolazione almeno 17 e invece ne abbiamo attive soltanto 4, e nessuna nel nord della provincia dove abbiamo molti frontalieri. Ovviamente, sono ancora insufficienti”.
Milano, 18 aprile 2020