Trasporti e infrastrutture
Bocciata la linea sugli automobilisti occasionali, ma grazie al PD c’è l’impegno sugli incentivi
Nessuna deroga, almeno nell’immediato, per chi ha un auto diesel Euro 3 ma percorre meno di cinquemila chilometri l’anno. La proposta della Lega, contenuta in una mozione discussa oggi in Consiglio regionale, si è infranta contro il muro eretto dall’assessore all’ambiente Raffaele Cattaneo. In compenso passano le richieste del Pd di stanziare risorse per introdurre incentivi per cambiare i mezzi più inquinanti. La mozione è stata pesantemente modificata dopo un lungo braccio di ferro in Aula, e della deroga per gli automobilisti occasionali se ne parlerà più avanti, dopo aver studiato le modalità tecniche e aver valutato la fattibilità. La maggioranza ha bocciato anche la proposta del Pd di esentare dai blocchi gli over 70.
“Non ci saranno deroghe al blocco degli Euro 3 diesel per gli automobilisti occasionali – spiega il consigliere regionale del Pd Samuele Astuti – e questa è una sconfitta della Lega che ha dovuto limare la mozione sotto dettatura dell’assessore Cattaneo. Paradossalmente, lo stesso Cattaneo ha dovuto accettare le nostre modifiche, che chiedono di mettere a bilancio risorse per la sostituzione dei veicoli inquinanti e il sostegno ai Comuni che stanno sostenendo il ricambio delle flotte del trasporto pubblico. Il tema di chi usa pochissimo l’auto, come gli anziani, rimane, ma una politica seria, e non improvvisata come quella del centrodestra, deve saper intervenire soprattutto sugli incentivi e sui comportamenti virtuosi. Una politica seria non si fa con una mozione spot”.
Milano, 18 Settembre 2018
Tangenziale: M5S smentisce le promesse di Maroni e Fontana: niente gratuità
Tangenziali Como e Varese: la Lega non vuole la gratuità
“Ancora una volta la Lega conferma la sua posizione sulle tangenziali di Como e Varese: non vuole la gratuità”, lo dicono Angelo Orsenigo e Samuele Astuti, consiglieri regionali del Pd, dopo che il consiglio regionale, riunito in queste ore per votare l’assestamento di bilancio, ha bocciato un loro emendamento sul tema.
“Ci aspettavamo un altro esito, visto che in fase di approvazione del Piano regionale di sviluppo il centrodestra aveva approvato un nostro ordine del giorno che impegnava la Giunta proprio su questo – raccontano i due consiglieri Pd –. Nell’emendamento di oggi chiedevamo, conseguentemente, che venisse aumentato lo stanziamento sul capitolo apposito di 1 milione di euro, prendendo le risorse dagli accantonamenti e dal fondo di riserva. Sarebbe dovuto servire a finanziare la gratuità del transito sulle due tangenziali nel periodo 1 settembre-31 dicembre 2018. Niente: bocciato sonoramente”.
A questo punto, aggiungono Orsenigo e Astuti, “dopo che le medesime informazioni sono giunte da Roma, oggi la Lega che governa Regione Lombardia ha dato un’ulteriore dimostrazione che quelle formulate da Maroni prima e Fontana poi, sono state solo promesse elettorali e che non c’è nessuna intenzione di sgravare comaschi e varesini di un costo che nessun altro cittadino in Lombardia paga per percorrere la propria tangenziale”.
Milano, 30 luglio 2018
Busto Arsizio, sottopasso di via Morelli: si trovi una soluzione in tempi ragionevoli
L’Assessore alla mobilità e trasporti della Regione Lombardia Claudia Terzi ha risposto questa mattina in Commissione ad una interrogazione presentata dal consigliere regionale democratico Samuele Astuti in merito al completamento del sottopasso veicolare di via Morelli, a Busto Arsizio, nato come collegamento tra Busto Arsizio a Castellanza e rimasto incompiuto in vista della realizzazione del “raccordo a Y”, opera ferroviaria di collegamento tra la stazione di Busto e di Legnano per velocizzare il transito da e per Malpensa. Lo stesso raccordo a Y è ora messo in discussione dall’approvazione da parte della Regione del collegamento Gallarate – Malpensa T2, che lo rende di fatto inutile.
L’Assessore Terzi ha ribadito che il destino del sottopasso è subordinato alla realizzazione del Gallarate – T2 e alla revisione progettuale del raccordo a Y. “In via Morelli c’è da anni un cantiere sospeso e deserto che non fa onore all’immagine dell’efficiente Lombardia – dichiara Astuti -. Lì sono stati spesi soldi pubblici per risolvere un problema viabilistico: capisco i problemi ma occorre trovare una soluzione, ascoltando le amministrazioni comunali interessate e aprendo un’interlocuzione con il Governo. La risposta di oggi non è soddisfacente ma do tempo all’assessore, che è in carica da poche settimane, per trovare in tempi ragionevoli una soluzione positiva.”
Milano, 19 Luglio 2018
Trenord-Trenitalia: urge un piano straordinario
“Per i pendolari non cambierà nulla, almeno per un anno”. E’ questo il primo commento dei consiglieri regionali del PD Samuele Astuti, Giuseppe Villani, dopo aver ascoltato questa mattina il presidente Attilio Fontana che, all’apertura del Consiglio regionale, ha spiegato che entro la fine dell’anno Trenord sarà ripartita in due società: Trenitalia e una controllata da FNM.
“Finalmente, dopo settimane di indiscrezioni a mezzo stampa, oggi Fontana è venuto in Aula a illustrare l’ipotesi del nuovo assetto della gestione del sistema ferroviario in Lombardia. Saranno due le imprese che gestiranno il servizio ferroviario lombardo separata del servizio tra Regione e Trenitalia – spiegano – Trenord sarà completamente partecipata da Ferrovie Nord Milano e gestirà le tratte suburbane, mentre Trenitalia gestirà il servizio delle tratte regionali. Nuove governance e due nuovi contratti di servizio. Non è chiaro però come la Regione interromperà il contratto in essere e come riformulerà i due nuovi. L’impressione è che stiano prendendo tempo”.
“Dobbiamo anche constatare che purtroppo, al momento, per i pendolari non cambierà nulla – aggiungono i consiglieri dem – perché non è stata data nessuna risposta immediata ai problemi che stanno affliggendo quotidianamente moltissime linee lombarde. Noi avevamo chiesto un piano straordinario antisoppressioni per limitare disagi quotidiani e invece ci viene proposto un percorso lungo e tortuoso che certifica l’errore strategico di Regione Lombardia, con una ricetta in cui mantiene il piede in due scarpe, ricoprendo contemporaneamente il ruolo di autorità regolamentare e di proprietario”.
“Miglioramento del servizio per l’utenza? Ci sembra alquanto difficile, dato che l’unico effetto certo prodotto sarà quello di evitare per altri 15 anni gare che costringano a efficientamento e concorrenza, escludendo quindi validi operatori di larga esperienza, anche europea. Ancora una volta si rinuncia a progetto che integra il trasporto ferroviario con quello su gomma, dimostrando una visione arretrata e miope”.
“Quali saranno, infine, le ripercussioni di un percorso tanto elaborato e complesso, sui lavoratori delle due aziende? Saremo particolarmente attenti e vigileremo, affinché non si generino ulteriori difficoltà e penalizzazioni sui posti di lavoro” concludono i consiglieri.
Milano, 10 luglio 2018
Tangenziale: il Consiglio approva emendamento del PD per la gratuità e i secondi lotti
Il consiglio regionale della Lombardia ha approvato l’emendamento a firma di Angelo Orsenigo e Samuele Astuti, consiglieri regionali del Pd, che inserisce la “gratuità del transito sulle tangenziali di Como e Varese e la realizzazione dei secondi lotti” nei ‘Risultati attesi’ del Programma regionale di sviluppo della XI Legislatura, al voto questa sera.
“Anche la maggioranza che governa oggi Regione Lombardia ha ritenuto che le tangenziali di Como e Varese debbano essere gratuite, come noi chiediamo da tempo – commentano subito dopo Orsenigo e Astuti –. Dopo le promesse mai mantenute di Maroni, dopo l’impegno a intervenire del presidente Fontana, rimasto solo una dichiarazione, il consiglio regionale, che rappresenta davvero il territorio, ha deciso che quanto è stato detto a suo tempo ai cittadini di due province deve essere rispettato”.
Analogo risultato per quanto riguarda “i secondi lotti, senza i quali queste arterie sono davvero monche e tutto l’impianto del progetto non avrebbe senso. Quindi, ringraziamo i colleghi del territorio anche di maggioranza che hanno appoggiato la nostra richiesta, pensando prima di tutto al bene delle nostre comunità”, concludono i due consiglieri Pd.
Milano, 10 luglio 2018
Treno bloccato, insostenibili disagi, l’assessore venga in Commissione
“Il Pd è fortemente a favore delle ciclopedonali ma non al punto da voler vedere i pendolari andare a piedi da Varese a Milano, soprattutto lungo i binari. Battute a parte, i disservizi di questa mattina sono insostenibili e la Regione è la grande assente. Possibile che non esistano piani di emergenza per eventualità come queste? Senza corrente i treni sono privi di aria condizionata e rischiano di diventare dei forni, è evidente che i viaggiatori non possono rimanere all’interno dei vagoni ma questo genera ulteriori problemi sulla linea. Chiederemo all’assessore Terzi di venire in commissione a spiegare come la Regione intende evitare che fatti del genere si ripresentino.”
Lo dichiara il consigliere regionale del Pd Samuele Astuti in merito ai notevoli disagi registrati questa mattina sulla linea S5 Varese – Rho – Treviglio.
Milano, 4 Luglio 2018
Tangenziali Pedemontana: gratuità lontana e complicata da realizzare
Roberto Maroni lo aveva promesso a più riprese: le tangenziali di Varese e Como di Autostrada Pedemontana lombarda spa dovevano essere gratuite già a partire dal 1 gennaio 2018. Lo chiedevano le comunità locali che non trovavano giusto pagare ticket anche pesanti, per pochi chilometri, su strade che avrebbero dovuto agevolare il traffico locale. Già l’ex presidente aveva, però, spostato il termine di 6 mesi, parlando del 1 giugno. Poi, sono arrivate le elezioni e con esse le promesse elettorali di Attilio Fontana, il quale assicurava che la gratuità si sarebbe fatta.
Invece, ora, si scopre che non è così. E a dirlo è la nuova assessore regionale alle Infrastrutture e trasporti, Claudia Terzi, che, rispondendo a un’interrogazione di Angelo Orsenigo e Samuele Astuti, consiglieri regionali del Pd di Como e Varese, ammette che evitare di far pagare il pedaggio è una questione tutt’altro che facile. Non solo: quelle due tangenziali dovrebbero proseguire, a Como in direzione est e a Varese in direzione nord, verso la Svizzera, per agevolare anche le migliaia di frontalieri che ogni giorno vi si recano. Ma se del progetto del secondo lotto comasco è ancora in corso di realizzazione il documento di fattibilità, quello varesino non sta proprio proseguendo.
Per non parlare delle opere di mitigazione e compensazione ambientale: totalmente in alto mare, anche per difficoltà con le risorse.
“Quello che abbiamo scoperto grazie alla nostra interrogazione ha veramente dell’incredibile – raccontano Orsenigo e Astuti –. Ad esempio, l’accordo tra Regione e Anas per l’affidamento della gestione delle strade regionali a un soggetto compartecipato non si farà: la Giunta Fontana non procederà con la costituzione della società. Però, l’azzeramento del pedaggio non sarebbe mai passato attraverso questa strada. L’iter giusto è complicatissimo e coinvolge Cal, Apl, Ministero dei Trasporti e Cipe. Insomma, Maroni aveva promesso la gratuità il 1° gennaio, poi l’ha fatta slittare al 1° giugno, Fontana l’aveva confermata e ora si scopre che il percorso non è quello che l’ex presidente ci aveva raccontato e che la via da percorrere è tutt’altro che semplice e anzi mancano completamente i presupposti. In più, ci è stato addirittura detto che tra Regione, Anas, Cal e Apl ‘non sono intercorse comunicazioni in merito all’ipotesi di transito gratuito sulle tangenziali di Como e Varese’, come si legge nella risposta”.
E se sul secondo lotto di Como “il Documento di fattibilità delle alternative progettuali è ‘tuttora in corso di redazione e il suo completamento è previsto entro l’estate’, quindi ci stanno lavorando e li attendiamo al varco”, commenta Orsenigo, “su Varese, ‘non sono intercorse, invece, comunicazioni e/o incontri’, come ci è stato scritto”, aggiunge Astuti.
Diversa anche la situazione per quanto riguarda le opere di mitigazione e compensazione ambientale, ma con il denominatore comune di essere ancora in alto mare: “Per Como, si legge nella risposta che sono in corso di realizzazione, ma anche in questo caso sembrano molto in ritardo su tutta la procedura”, rivela Orsenigo. Mentre per Varese “viene allegato un prospetto riepilogativo, aggiornato a maggio, con i progetti da cui si evince che vanno avanti, molto lentamente, solo le misure in capo ai Comuni e i pagamenti, ci viene detto, avvengono a stadi di avanzamento lavori e su presentazione di documentazione che attesti l’impegno di spesa”, fa eco Astuti.
Con una ulteriore sorpresa, per quanto riguarda Como: “In sostanza, nel testo della risposta c’è scritto che le risorse per le compensazioni dovrebbero ritornare dalla Provincia, impossibilitata a utilizzarle per i vincoli di bilancio, alla Regione, la quale però non li ha ancora riacquisiti. Infatti, nonostante alcune norme che dovrebbero agevolare la restituzione, di fatto ‘i vincoli presenti sul bilancio dell’amministrazione provinciale rendono insostenibile questa possibilità’, quindi sono bloccati in un circolo vizioso kafkiano. E anche fossero di nuovo nelle disponibilità, queste risorse, ci dice la Regione, sarebbero certo vincolate a compensazioni ambientali, ma senza specificare quali. Quindi, potenzialmente, i soldi di Como potrebbero finire in qualsiasi altra provincia”, chiudono esterrefatti i consiglieri Pd.
Milano, 20 giugno 2018
Consiglieri pendolari: noi che il treno lo prendiamo, diciamo che non bastano le chiacchiere
Andare e venire dalla propria casa al Pirellone prendendo il treno: molti consiglieri del Gruppo regionale del Pd lo fanno già. “Per chi viene dalle province più lontane è sempre meglio che ore e ore di auto – fa sapere il capogruppo Fabio Pizzul –. Era così per i consiglieri delle scorse legislature, continua a valere lo stesso principio per quelli appena eletti. Piuttosto, dovrebbe essere il presidente, assieme all’assessore ai Trasporti, a salire qualche volta su un treno dei pendolari: le belle parole vanno bene fino a un certo punto e le buone intenzione sono apprezzabili. Poi ci vogliono i fatti. E i fatti spesso si fanno solo dopo aver provato sulla propria pelle cosa significa vivere le situazioni di disagio”.
Ne sanno qualcosa, appunto, molti consiglieri democratici.
Samuele Astuti sale a Malnate, dove è ancora sindaco: “Per anni ho fatto il pendolare e oggi che sono diventato consigliere regionale, ho ricominciato a prendere il treno. Lo faccio volentieri, a meno che appuntamenti non conciliabili con gli orari del trasporto pubblico me lo impediscano. Ma invito il presidente Fontana, anche lui per molto tempo primo cittadino come me, a venire a Malnate per provare a salire sul treno per Milano: oltre a tutti gli altri problemi, infatti, c’è anche quello, grave e pesante, del sovraffollamento. Si viaggia regolarmente in piedi ed è la prima fermata dopo Varese”.
Al momento non ha ancora iniziato a prendere i treni da Crema, come faceva il suo predecessore Agostino Alloni, che per i pendolari ha fatto battaglia per tutti gli anni del suo mandato. Ma una volta definiti i tempi delle sedute di consiglio e avviate le commissioni, anche Matteo Piloni lo farà: “Da studente utilizzavo il treno quotidianamente e i problemi dei pendolari li conosco bene. Sabato scorso ho partecipato a una loro iniziativa e proprio martedì ho consegnato all’assessore Terzi dei documenti da parte loro”.
Anche Gian Antonio Girelli, da 7 anni, è abbonato al treno che prende a Brescia: “Ma sulla linea che porta a Milano, nonostante l’alta velocità che avrebbe dovuto portare benefici alla circolazione di tutta la rete, la situazione anziché migliorare è peggiorata. E a farne le spese sono stati, manco a dirlo, i pendolari”.
Raffaele Straniero parte addirittura da Oggiono per raggiungere Lecco e poi Milano: “Esco da casa alle 7.30 e preferisco farmi la tappa in stazione a Lecco, magari per bermi il caffè, piuttosto che fare l’Oggiono-Milano che mi porterebbe via lo stesso tempo e con più disagi. Ma il vero problema è sulla seconda linea che parte dal lecchese, la S8 che fa tutte le stazioni: non c’è la certezza che il treno ci sia, è sempre in ritardo, il materiale rotabile è fatiscente”.
Patrizia Baffi prende il ‘Mantova’ a Codogno, alle 7.53, e incrocia le dita: “Annullamenti dell’ultimo minuto comportano dei sovraccarichi eccessivi e il viaggio si fa sempre, costantemente tutto in piedi, ma continuerò sempre a preferire la rotaia alla gomma”.
Gigi Ponti, da Cesano Maderno usa il treno da sempre, anche più volte al giorno e sottolinea“.
”Il problema non è quello di frequentare i treni, cosa che facciamo da sempre, ma di trovare soluzioni innovative per migliore condizioni che in molti casi sono molto pesanti in altri vanno meglio. Io mi sono candidato anche per portare un contributo proprio in questo ambito”.
Milano, 26 aprile 2018