La Regione dia una data certa sull’avvio delle vaccinazioni per le persone portatrici di disabilità grave o gravissima e per i loro caregiver
La Regione indichi con certezza quando inizieranno le vaccinazioni dei disabili gravi e gravissimi e dei loro caregiver. A chiederlo, con un’interrogazione, è il consigliere regionale e capodelegazione del Pd in commissione sanità Samuele Astuti. “Secondo le indicazioni nazionali- sottolinea Astuti-a breve dovranno iniziare le vaccinazioni dei pazienti fragili, quali le persone con disabilità che corrono un altissimo rischio, se contagiate, di sviluppare la malattia in forma gravissima ma per il pesante ritardo della Regione sull’intera campagna vaccinale non si conoscono ancora tempi e modi della somministrazione del siero a questo target di persone. Altre Regioni, come Lazio, Emilia Romagna e Abruzzo si sono già attivate dando priorità a disabili e cargiver. In Lombardia la fase 1bis del piano vaccinale prevede la vaccinazione delle persone con disabilità ospitate nelle Unità di offerta residenziali e semiresidenziali ma ad oggi non sappiamo come stia procedendo la somministrazione delle dosi perché c’è sempre poca chiarezza nella divulgazione dei dati”.
“Alle persone portatrici di disabilità grave o gravissima seguite a domicilio- afferma Astuti- invece è stato assicurato che riceveranno il vaccino ma non è ancora stata stabilita una data di inizio. Considerata la continua caotica rimodulazione del Piano vaccini è difficile immaginare quando questo accadrà realmente, tuttavia le persone con disabilità non possono attendere oltre”.
“Per questo- continua Astuti- chiediamo di sapere quando i disabili gravi e gravissimi potranno iniziare a essere vaccinati. Poiché sono beneficiari delle misure B1 e B2,quindi già in carico al sistema sanitario regionale, chiediamo inoltre che per loro sia prevista una chiamata diretta da parte delle Ats e non sia necessario prenotarsi sui portali”.
“Infine- conclude Astuti- dato che alcune persone portatrici di disabilità grave o gravissima non possono essere vaccinate, o perché hanno meno di 16 anni o perché hanno fragilità tali da non poter ricevere alcuna dose, chiediamo che siano vaccinati i loro caregiver e i familiari che nell’assisterli non possono tenere le distanza di sicurezza”.
Milano, 11 marzo 2021