L’apprendistato non decolla: il PD presenta un progetto di legge regionale
Astuti: Meno burocrazia e sostegno alle aziende che lo utilizzano, opportunità in più per i giovani
Su iniziativa del consigliere regionale del Pd Samuele Astuti è stato presentato in Consiglio regionale della Lombardia un progetto di legge che punta a sostenere e a incentivare i contratti di apprendistato. Un testo che ha raccolto il favore anche delle forze politiche di maggioranza ed è stato sottoscritto, oltre che dal Pd, Lombardi Civici Europeisti e +Europa da esponenti della Lega e di Forza Italia.
In Lombardia nel 2018 i contratti di apprendistato attivati sono stati 74.903 mentre nei primi otto mesi del 2019 sono 51.081 (fonte Regione Lombardia): un numero inferiore alle potenzialità di questo strumento, per ragioni che il Pd ha individuato soprattutto nelle difficoltà burocratiche, perché esistono modulistiche differenziate nelle diverse province lombarde, e nell’aggravio per l’azienda che deve affiancare all’apprendista un dipendente con ruolo di tutor.
Da qui le proposte: maggiori contributi economici per le aziende e per gli apprendisti, l’attivazione di corsi di formazione gratuiti per i tutor, la predisposizione di una modulistica standard e semplificata per tutta la Lombardia e, infine, la promozione dell’apprendistato attraverso la creazione di network provinciali tra mondo del lavoro, mondo delle professioni, istituti scolastici e amministrazioni locali per facilitare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro.
Il progetto di legge sarà ora incardinato in commissione Attività produttive.
“La disoccupazione giovanile in Lombardia supera il 20%, una percentuale troppo alta – spiega Astuti -. Per queste ragioni negli ultimi mesi abbiamo lavorato per creare le condizioni per incrementare i contratti di apprendistato. Questa forma di contratto, infatti, permette alle ragazze e ai ragazzi di coniugare la loro formazione scolastica e professionale, ampliando le prospettive di lavoro. Lo nostra idea è rendere l’apprendistato un solido canale d’accesso al mondo del lavoro per le nuove generazioni. Abbiamo elaborato una proposta di legge con una serie di misure che vanno a incidere sugli elementi che le aziende e gli operatori ci hanno indicato come ragioni che limitano l’utilizzo di questo strumento. Il nostro testo inizia il percorso verso l’approvazione con un consenso ampio: è un bel riconoscimento del lavoro fatto, ma soprattutto è di buon auspicio perché venga approvato in tempi brevi”.
Milano, 2 ottobre 2019