Un piano per il turismo che nasce già vecchio
“Il Piano triennale per lo sviluppo del turismo e dell’attrattività in Regione Lombardia votato oggi in Consiglio regionale è stato purtroppo superato dai preoccupanti risvolti dell’emergenza che stiamo vivendo in questi giorni e che avrà gravissimi impatti su tutta l’economia della nostra regione”.
Lo dice Samuele Astuti, capodelegazione dem in commissione Attività produttive, per spiegare il voto di astensione del gruppo del PD, oggi pomeriggio durante una seduta a porte “socchiuse” del Consiglio regionale, in merito all’atto di programmazione triennale previsto dal Piano regionale di sviluppo per promuovere la crescita del settore turistico in Lombardia per gli anni 2020-2022.
“Come gruppo PD ci siamo detti disposti fin da subito a collaborare con la maggioranza per ridiscuterne i contenuti ed elaborare un nuovo documento” sottolinea Astuti che poi, entrando nel merito del documento che infine è stato comunque approvato, fa sapere quali sono i temi su cui ha insistito il PD.
“Abbiamo chiesto di valorizzare il ruolo delle province e, riguardo al tema spinoso degli affitti brevi, di definire una disciplina puntuale per questo particolare tipo di locazione che ne evidenzi le caratteristiche proprie, anche in riferimento alla modalità e alla natura con la quale questa attività ricettiva può essere esercitata”.
“Sul tema dei controlli, infine, abbiamo chiesto che il personale degli enti locali sia periodicamente formato e informato a dovere e che per le prossime Olimpiadi sia sviluppato, sempre insieme agli enti locali, un nuovo modello di ospitalità diffusa che coinvolga tutti i territori” conclude Astuti.
Milano, 25 Febbraio 2020
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