Mercati scoperti: Regione Lombardia pur di decidere da sola fa un provvedimento di tre giorni
“Mentre chiede al Governo maggiore coraggio, dopo aver invocato a giorni alterne chiusure totali, la giunta regionale, quando ne ha la responsabilità, scarica ogni responsabilità sui sindaci e produce norme cervellotiche per la durata di ben 3 giorni.” I consiglieri regionali Pietro Bussolati e Samuele Astuti (Pd) commentano così il provvedimento emanato dalla giunta regionale il 24 aprile scorso che introduce la possibilità, in via sperimentale, di riapertura di un mercato scoperto in ogni comune capoluogo di provincia.
“Il provvedimento – sottolineano – limitato ai soli banchi alimentari, è stato emanato solo tre giorni prima del dpcm nazionale, la sua validità è quindi di pochi giorni e scarica tutte le responsabilità sui sindaci, che sono chiamati a far rispettare norme di sicurezza, compresa la messa a disposizione dei clienti di guanti usa e getta, soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani, rilevazione della temperatura e mantenimento delle distanze”.
“Un provvedimento di difficile comprensione – continuano i consiglieri– emanato per la durata di tre giorni, dal 27 al 30 aprile, visto che l’1, il 2 e il 3 maggio sono festivi e dal 4 maggio sarà in vigore il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. La Giunta regionale ha varato l’ordinanza in totale solitudine, senza alcun coordinamento coi sindaci e tanto meno con il Governo. Le istituzioni devono muoversi insieme, mentre la Regione Lombardia, invece, mentre chiede un quadro di intervento complessivo per il Paese, continua a muoversi da sola e non perde occasione di scaricare tutti gli oneri sui sindaci che devono già affrontare gravi difficoltà”.
Milano, 27 aprile 2020