Coronavirus e Ats: basta spot e teatrini, urge una regia
“All’Ats solo spot e teatrini ma di una vera regia nemmeno l’ombra. Le scelte dell’ ATS sul tema della gestione dell’emergenza coronavirus e dei tamponi non finiscono mai di stupire: oggi, è stata annunciata in pompa magna l’istituzione di un nuovo strumento ‘spot’ attivato da ATS in alcuni comuni del nord della provincia”. Il Consigliere regionale del Partito Democratico Samuele Astuti commenta così l’annuncio di una postazione con metodo drive-in per i tamponi a Luino.
“I comuni dell’area di frontiera nella provincia di Varese- sottolinea Astuti- sono molti e non si limitano alla sola area luinese. E’ chiaro che l’ATS manca di una strategia complessiva sul tema dei tamponi e del contenimento dell’epidemia. Le azioni attivate sono sempre parziali e prive di coordinamento. Perché l’ATS, così sollecita nell’attivazione di questo servizio spot, continua a non muovere un dito per istituire le tanto necessarie USCA (Unità speciali di continuità assistenziali)?”.
“A pensar male- conclude Astuti- si fa peccato ma in questo caso è difficile non farlo. Non si può non notare come questa operazione appaia come un’iniziativa di marketing territoriale, a favore dei soliti nomi, supportata più da esigenze politiche e dalla necessità di garantire una copertura ad esponenti del territorio vicini al Centro destra che da un reale piano d’azione. E ancora. Non si può non domandarsi perché l’iniziativa, come nel caso di Luino, non sia stata istituita con una regia ampia e trasversale, piuttosto che a macchia di leopardo, in un momento in cui il monitoraggio dei casi sospetti, come dimostrano gli esempi virtuosi del Veneto e dell’Emilia Romagna, è fondamentale per la ripartenza. Iniziative come quella di Luino sono senz’altro positive, ma dovrebbero nascere da un coordinamento capace di intervenire in maniera omogenea su tutto il territorio. A 60 giorni dall’inizio dell’emergenza sanitaria siamo stanchi della mancanza di coordinamento dell’ATS. Non è più tempo di spot e teatrini. Urge una regia”.
Milano, 29 aprile 2020