Rsa: Astuti replica a Monti
“Ma quale granchio? Capisco che il collega Monti cerchi di dare la colpa al Governo per tutto quello che è successo nelle RSA lombarde, ma non può cambiare le carte in tavola. È importante, perché le nostre RSA avrebbero bisogno di una Regione in grado di aiutarle. Prima di tutto, ricordo al collega che è stato lo stesso assessore Gallera, in dichiarazioni pubbliche, a sostenere che le RSA, probabilmente, non erano strutture idonee a mandare i pazienti Covid. Un mea culpa che sembrava preludere a un cambio di rotta, e invece la Regione ricade nello stesso errore. In secondo luogo, un conto è creare RSA Covid prima che esploda l’epidemia, come hanno fatto altre Regioni meno colpite, un altro è pensare di farlo ora proprio in Lombardia, che è stato l’epicentro del nuovo coronavirus. Le linee guida del ministero citate da Monti, che andrebbero lette per intero, prescrivono molte misure, tra cui la formazione e addestramento di tutti gli operatori, la dotazione di tutti i dispositivi di protezione e altro. In Lombardia stiamo ancora aspettando i tamponi, in diverse RSA mancano addirittura i camici, e quando si pensa di addestrare gli operatori, che in questo momento sono già in servizio a ranghi molto ridotti? E come si pensa di spostare tanta gente da una RSA ad un’altra, in completa sicurezza? E chi assicura che ogni ospite spostato nelle RSA non Covid non sia infetto, se non fanno i tamponi? Rimane quel che ho detto: la Regione non ha compreso appieno quel che è accaduto.”
Così il consigliere regionale del PD Samuele Astuti replica al collega Emanuele Monti rispetto alla circolare con cui la Regione chiede di identificare RSA che rimangano riservate ai pazienti Covid.
Milano, 27 aprile 2020