Pedemontana, un’opera al palo, ma che va terminata
Il Gruppo regionale del Pd si è astenuto sulla ricapitalizzazione del progetto della Pedemontana lombarda.
Il punto all’ordine del giorno dell’ultimo consiglio regionale recitava ‘Incremento di capitale sociale di Milano Serravalle – Milano Tangenziali Spa’, “per il perseguimento delle finalità istituzionali inerenti e correlate all’esercizio delle funzioni di programmazione, progettazione, realizzazione, manutenzione e gestione della rete viaria di interesse regionale, oltreché di coordinamento della viabilità e dei trasporti”, come recita il progetto di legge.
“Ci siamo astenuti in considerazione del fatto che la situazione attorno al progetto della Pedemontana si è avvitata su se stessa – spiega Gigi Ponti, consigliere regionale del Pd –. D’altra parte non avremmo votato contro perché quella della Pedemontana è, tutto sommato, una sorta di incompiuta sul territorio che va razionalmente condotta a termine e per questo bisogna procedere con le opere necessarie. Oltre tutto porta con sé un ritardo di decenni che continuiamo a trascinare: sembrava fosse fondamentale per Expo 2015, ora lo è diventata per Cortina 2026. Ci batteremo affinché il progetto sia più sostenibile, abbia maggiore rispetto per i territori, in particolare la zona est della Brianza, e sia in grado di risolvere il nodo cruciale della Milano-Meda. Quindi, rimaniamo in attesa di vedere cosa accadrà da qui ai prossimi passi”.
Diverso il discorso per quanto riguarda il pagamento dei pedaggi: “Il meccanismo che Regione Lombardia si ostina a portare avanti per finanziare Pedemontana continuerà a basarsi anche sui pedaggi delle tangenziali di Como e di Varese che a questo punto non potranno certo essere gratuite, come avevano promesso tutti, da Maroni in poi – fanno sapere i colleghi Angelo Orsenigo e Samuele Astuti –. Guardiamo i numeri: si tratta di un’operazione finanziaria che complessivamente vale 350 milioni di euro. Di questi, 150 milioni rappresentano il contributo di Regione Lombardia e 200 milioni sono invece a carico della stessa società di Milano-Serravalle. Dunque, si tratta di un’operazione che ha lo scopo di favorire la capitalizzazione della società Autostrada Pedemontana Lombarda Spa, rendendo più solida la capogruppo Serravalle, ma il meccanismo di finanziamento, proprio per garantire le banche prestatrici, non può prescindere dal pagamento del pedaggio”.
Per questo, secondo il Pd, “la maggioranza, in Aula, ha respinto la nostra proposta di esentare per tutto il 2020 gli utenti delle tangenziali di Como e Varese per sostenere lavoratori e imprese colpiti dall’emergenza Covid-19, disattendendo, tra l’altro, un nostro emendamento al Piano regionale di sviluppo che l’Aula aveva approvato nel luglio 2018 e che prevedeva la gratuità del transito e la realizzazione dei secondi lotti”, concludono i consiglieri dem.