Medici specializzandi: 55 borse di studio sono poche, la Lombardia dovrebbe fare come il Veneto
La Regione Lombardia ha deciso di finanziare 55 borse di studio per medici specializzandi, aggiuntive a quelle previste a livello centrale dal Ministero della Salute. Rispetto allo scorso anno si contano quindi 5 borse in più, ma la vera novità sta nel fatto che queste saranno riservate ai soli residenti in Lombardia da almeno tre anni, con la previsione di introdurre modifiche legislative per vincolare le borse alla permanenza in ospedali lombardi per almeno tre anni nei cinque successivi al diploma. In provincia di Varese le borse previste sono in tutto sei.
“Oggi in Lombardia c’è un emergenza e di fronte a situazioni urgenti si agisce con provvedimenti conseguenti – dichiara il consigliere regionale del PD Samuele Astuti -. La carenza di medici specialisti è un problema notevole, dovuto alla mancanza di programmazione da parte della Regione, e la delibera appena approvata dalla Giunta non è la risposta che ci attendevamo. L’assessore Gallera dice che la giunta regionale ci ha messo una pezza, ma la verità è che ci ha messo al massimo un cerotto, addirittura offensivo per chi tutti i giorni si impegna assumendosi rischi importanti. A parlare sono i numeri: mentre il Veneto, che ha due sole facoltà di medicina e chirurgia, paga con risorse proprie 90 borse l’anno per altrettanti specializzandi, la Lombardia, che ha sette facoltà e diciannove IRCCS, ne paga in proprio solo 55 di cui sei per la provincia di Varese. Perché la Regione Lombardia non fa almeno come il Veneto? Spostare il problema nel futuro non serve a nessuno.”
Milano, 22 maggio 2018